Perchè è importante la lunghezza d’onda delle sorgenti laser?

laser gambe

L’IMPORTANZA DELLA LUNGHEZZA D’ONDA NELLE SORGENTI LASER

La lunghezza d’onda, espressa in nm (nanometri) caratterizza la sorgente laser in modo importante. Quando le lunghezze d’onda della luce colpiscono un oggetto, quelle che vengono riflesse senza essere assorbite dall’oggetto vengono percepite dall’occhio umano (retina). In tal modo le riconosciamo come il “colore” dell’oggetto. L’indice di rifrazione cambia in base alla lunghezza d’onda, quindi la luce viene suddivisa. Di conseguenza, siamo in grado di riconoscere moltissimi “colori”. Ad esempio, una mela (illuminata dalla luce del giorno, che include raggi di luce specifici che consentono all’uomo di vedere il colore rosso) riflette le lunghezze d’onda rosse della luce (da 600 a 700 nm) e assorbe tutte le altre. Gli oggetti neri assorbono tutta la luce ed è per questo che appaiono neri.

Nei diodi a semiconduttore si trovano spesso:

  • 536 nm laser ad emissione verde
  • 755 nm laser ad emissione infrarossa (Alessandrite)
  • 808 nm laser ad emissione infrarossa
  • 940 nm laser ad emissione infrarossa

Nei laser a cristalli:                  

  •  1064 nm laser a emissione infrarossa (Neodimio-Yag)

 

Nei laser a gas:                      

  • 10.100 nm a gas CO2 (anidride carbonica)

Questi citati sono tra I più comuni laser usati sia in medicina che in medicina estetica.

Ne esistono sul mercato molti altri a diverse lunghezze d’onda, ma tutti hanno come lo stesso obiettivo: portare energia (che si tramuta in calore) a profondità differenti e con bersagli e/o pigmenti differenti.                                     

 

QUALI SONO LE LEGGI FONDAMENTALI DEI TIPI DI LASER?

 

Tre sono le leggi fondamentali che regolano il funzionamento e l’efficacia delle diverse tipologie di laser:

  • Principio definito come “effetto di superfice”.

Questo principio dice che più la frequenza è bassa (in nanometri ) più penetra in profondità liberando l’energia termica su strati di diverso spessore in modo decrescente in funzione del quadrato della profondità.

 

  • Principio dell’ “obiettivo termico

Questo principio dice che i pigmenti colorati contenuti nel corpo umano (rosso del sangue arterioso per es.) assorbono più o meno energia in funzione del colore .

Partendo dal nero decrescendo verso i colori più chiari.

Questo vale solo per i laser nella classe degli infrarossi. Non vale per i laser ad Anidride Carbonica e per i laser con frequenze sotto gli infrarossi.

 

  • Principio della “Quantità di Fluenza”

La potenza con il quale il laser lavora è definita come Fluenza che è l’Energia erogata (Joules) sull’unità di superfice (cm2) per il tempo di emissione (msec. millesimi di secondo).

Pur degradando con il quadrato della distanza, l’energia termica arriverà a profondità maggiori (mm) in modo direttamente proporzionale alla Fluenza impostata.

 

Grazie all’utilizzo di queste caratteristiche, proprie delle sorgenti laser, e altri principi inerenti la fisica, è oggi possibile trattare in modo efficace diverse patologie e inestetismi.

 

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